Quante volte abbiamo cominciato a leggere un romanzo e non siamo più riusciti a smettere, rubando tempo ad attività più importanti, al sonno, al lavoro? Quanti autori ci hanno commosso, spaventato, emozionato? Quanti libri giacciono ancora sui nostri scaffali perché dobbiamo prima finirne un altro, e proprio non possiamo interromperlo?

romanzi scontati Adesso basta! Per noi lettori pigri c’è un luogo che può risolvere ogni problema, e non si trova a Timbuctu, ma in Galleria Mazzini a Genova. E’ la Bancarella Del Lettore Facilone l’unica in grado di proporci un intero ripiano dedicato ai romanzi scontati! Avete capito bene, nessun intreccio narrativo, nessuna emozione, solo romanzi banali che sai subito come andranno a finire. Vuoi un giallo in cui si capisca immediatamente chi è l’assassino? Vuoi delle storie d’amore contrastate ma poco, dove lei subito non ci sta ma poi si? La Bancarella Del Lettore Facilone è il posto per te.

Dan Brown, Anne Rice, Fabio Volo! Tutti i migliori romanzi banali li trovi qui, ma non è finita, perché la Bancarella Del Lettore Facilone ti offre anche una ricchissima sezione dedicata ai comici che non fanno ridere, i “Telescrittori Penosi”, dove troverai gli ultimi capolavori, dal Mago Oronzo ai Pali E Dispari, da Tarcisio alle Barzellette di Totti!

Vieni alla Bancarella Del Lettore Facilone, e saltare le pagine sarà un piacere!

Quando comincia la bella stagione mi capita di trovarmi in macchina in viaggio verso Genova, e finire improvvisamente imbottigliato in una di quelle code che sai quando ci entri e non sai quando ci esci, e non è mai una bella sensazione. All’inizio magari si, abbassi i finestrini, ascolti l’allegro cinguettio dei gas di scarico del camion alla tua destra, e speri di cavartela con dieci minuti di ritardo, ma ci sono delle volte in cui scopri che ce ne devi aggiungere qualcuno di più prima di arrivare a destinazione.
Io per esempio l’altra sera ce ne ho aggiunti centodieci. Due ore per andare da Ronco a Nervi, e va bene che si chiama Nervi, ma non significa che deve per forza farmici arrivare nevrastenico. Aggiungete poi una buona mezz’ora per arrivare a San Desiderio, che quando comincia a farsi l’ora di cena e sei a stomaco vuoto e sei inscatolato in macchina da ore, è più di un santodesiderio, somiglia a una specie di allucinazione mistica.

Io lo so chi è che provoca le code, ne ho anche già parlato da qualche parte qui sopra, probabilmente in una stagione simile a questa, sono i Milanesi Che Vanno Al Mare. Sono la categoria peggiore che esista, anche più dei famigerati Tedeschi In Gita Sul Lago. Se dovessi stilare una classifica dei mezzi di trasporto più lenti che si possano incontrare per strada questa vedrebbe i Tedeschi In Gita Sul Lago soltanto secondi, e il Carro Dei Monatti addirittura terzo. I primi sono sempre loro, i maledetti Milanesi Che Vanno Al Mare, sfreccianti giù per la A7 nei rettilinei fino a Serravalle, ora ribattezzata Serravalleautlet, cauti nelle prime curve fino a Busalla, paralizzati nel tortuoso tratto appenninico. Non importa che siedano su macchine dotate di ogni sicurezza, dall’abs alle ruote cingolate, ogni volta che incontrano una curva, sebbene di lieve entità, frenano in corsia di sorpasso, scalano quinta seconda, avanzano ai quindici all’ora nonsisamai metti che dietro la curva si apre un baratro pieno di coccodrilli un camion ribaltato in fiamme un chiosco abusivo di gelati o piadine, che quelli delle piadine sono inarrestabili, li aprono ovunque, in continua concorrenza con l’arabo dei kebab. E tu dietro non puoi far altro che assecondarli, maledicendo l’ingegnere della motorizzazione che li ha patentati, e aspettare che si degnino di liberare la corsia e andare a parcheggiare nelle apposite piazzole.
Ma no, loro possiedono auto di cilindrata a sedici zeri e prezzo a ventiquattro, non si abbasserebbero mai a occupare la corsia di destra, non è sufficientemente nobile per i loro lussuosi e potenti veicoli, così mostrano tutta la propria incapacità nella corsia più esterna, impedendo il sorpasso a chi si trova dietro.
Quando dietro ci sono solo io pazienza, mi tolgo la soddisfazione di restituire loro gli abbaglianti con cui mi hanno allietato nel breve rettilineo qualche chilometro prima, e appena possibile mi gonfio come un tacchino facendomi strada con la mia modesta lanciaipsilon; ma quando dietro c’è tutta la Valle Scrivia, il Basso Piemonte e buona parte di Lombardia con qualche accenno di Svizzera, Francia e Germania, allora sono cazzi. Allora basta uno di questi figli di una tangenziale per paralizzare tutto il paralizzabile.

Questa considerazione la posto alla vigilia di un esodo che si prospetta lungo e difficoltoso, fino a Moneglia, in una domenica assolata e trafficata, ma soprattutto di ritorno da Moneglia, quando il uicchend lungo sarà agli sgoccioli, e tutti i Milanesi Che Vanno Al Mare si trasformeranno nei non meno pericolosi Milanesi Che Tornano Dal Mare, e si immetteranno in autostrada tutti insieme con le loro grosse macchine che non sanno stare a destra, e tutti vorranno sorpassare chi gli sta davanti, e si creerà un lunghissimo ingorgo nel quale, ci scommetto, verrà a trovarsi una piccola indifesa lanciaipsilon, che non aveva altra colpa che di essere stata invitata a un matrimonio in Riviera.

Stavolta però mi faccio furbo, mi porto dei fumetti e un panino.