Tanto tempo fa scrivevo su queste pagine (che ancora erano le pagine di splinder, ma se risalite ai mesi precedenti le trovate su queste pagine, perciò è inutile fare tante questioni) una rubrica intitolata Campionato Mondiale di Referrers, dove cercavo di dare soddisfazione ai visitatori accidentali del mio blog, quelli capitati chissà come, cercando foto di Sbirulino in reggicalze. Mi mettevo lì e pubblicavo una foto del pagliaccio mezzo nudo, contando che alla visita successiva i miei anonimi frequentatori avrebbero appagato i loro pruriti. Ovviamente non capitavano solo gli appassionati di nudi da avanspettacolo, le chiavi di ricerca del mio blog erano stracolme di assurdità, tanto che ci sarebbe stato da scriverne per mesi.

Non lo facevo solo io, il mio amico Hardla curava sulle sue pagine una rubrica simile, chiamata “La posta dei lettori“, che faceva molto ridere, ed è ben strano, perché chi lo conosce lo trova di solito una persona noiosa e pedante e che non sa perdere alle cacce al tesoro. Purtroppo ad un certo punto della sua vita ha scoperto l’opera lirica, e adesso trascorre tutto il suo tempo libero a fotografare cantanti e scorci di teatro, ad impararsi a memoria le arie più difficili del Parsifal, tipo quel pezzo che dice “Stunztumpatafûlmen ho finito le rape rosse” e il suo blog è finito alle ortiche, e io mi sono trovato senza niente da leggere e mi è toccato abbonarmi a Internazionale, dove c’è anche la posta dei lettori, ma non è divertente come quella di Hardla.

Adesso ero qua senza niente da leggere, che Internazionale nuovo non è ancora arrivato, e mi arriva un’email da un sito che si chiama Timehop Abe, che ogni giorno mi dice cosa scrivevo su facebook un anno fa (lo so, voi persone normali lo troverete un servizio assurdo, ma per noi malati di alzheimer è piuttosto utile): io un anno fa finivo di leggere l’ultimo volume del Trono di spade, quello che in Italia ne sono usciti solo due terzi e ancora stanno a chiedersi. Io un anno fa finivo tutto il libro e ci restavo così, con un grande interrogativo che si pone sempre chi legge un libro di Martin, e non vi sto a dire quale perché magari voi non l’avete ancora letto, e poi perché stavo parlando d’altro, non so come ci sia finito a parlare di tronidispade.

Comunque è un anno che resto senza niente da leggere, e di solito risolvo rileggendo il mio vecchio blog, o sbirciando le statistiche, che sono una cosa piatta e desolante che poi ci credo che mi scrive la tizia spammer esperta di siti web che mi chiede di collaborare e mi presenta un curriculum che sticazzi, ma allora mi chiedo perché col tuo curriculum che sticazzi ti sei ridotta a chiedere l’elemosinaa uno che fa il blogger a tempo perso e lo leggono al massimo in venticinque di cui venti sono sempre lui quando non ha altro da leggere?

Insomma che stavo dando un’occhiata alle chiavi di ricerca, e ce ne sono certe che ueila! Sarebbe il caso di rispondere a queste certe, mi sono detto, e allora sai cosa? Rimetto in piedi il Campionato nazionale di referrers, ma con un titolo meno pretenzioso, che non mi faccia pensare che tutti i mesi dovrò mettermi lì a proseguirlo per non sentirmi in colpa. Stavolta lo chiamerò Gino, che mi sembra un nome parecchio non pretenzioso.

La prima ricerca cui voglio dare una risposta riguarda iban postepay, che è la voce più cercata in assoluto fra i lettori che capitano su queste pagine.

Iban Postepay è un quarantenne di Kaluga, una città a 150 chilometri da Mosca famosa per aver dato i natali alla prima moglie di Pietro Il Grande e alla seconda di Michail Fedorovich Romanov. Oltre a sfornare zarine, Kaluga non offre granché, c’è un museo dedicato agli astronauti, una ferrovia e un’università. E fa freddo. Tanto freddo. Così freddo che la sorella di Iban è stata costretta a comprarsi una stufa per sè e per sua figlia piccola. Elena, così si chiama la donna, è una spammer di professione: spedisce a tutti richieste di denaro cercando di impietosire gli utenti internet più gonzi raccontando la triste storia di lei che deve comprarsi una stufa, ma non ha un reddito. Suo fratello Iban ha cercato di convincerla a trovarsi un lavoro più serio, le ha promesso di mettere una buona parola alla fabbrica della Peugeot dove raddrizza antenne, ma lei niente. Dice che lo spam le rende molto di più e che un giorno lo vedranno tutti che aveva ragione.

Per il momento quel giorno non è ancora arrivato, e intanto Elena si è ridotta ad aver bisogno davvero della stufa perché dai e dai si è venduta tutti i caloriferi, e adesso le lettere che spedisce sono vere, ma ha rotto tanto il cazzo prima che oramai non ci crede più nessuno.

………….

La seconda voce più cercata riguarda le onnipresenti donne nude, ma non mi sembra il caso di indirizzarvi, cari amici ornitoconcussori: le donne nude e i gattini sono le due categorie di immagini più frequenti sulla rete, se ancora riuscite a sbagliarvi e capitate qui siete oltre ogni possibile aiuto, beccatevi un virus e tanti saluti.

………….

Tolte le due categorie che la fanno da padrone tutti i mesi vorrei passare alle ricerche settimanali, dove viene fuori tutta la creatività dei miei lettori.

Questa settimana quattro visite sono arrivate da uno che cercava strisce fumetti signor bonaventura.
Buongustaio, ma ignorante: il signor Bonaventura non si è mai fatto di coca, lo sanno tutti che la sua droga preferita è l’LSD.

Poi qualcuno mi chiede Holly Michaels chi è. Ignorante e basta, Holly Michaels è una pornostar dalle grosse poppe che va per la maggiore sui siti specializzati. Puoi vedere il suo video migliore qui.

E vorrei concludere prima di tediarvi, sebbene ce ne siano ancora di pazzesche, con zucche e pirati. La prima cosa cui ho pensato è stata una cosa di questo genere, ma in realtà google la pensava diversa, e mi ha suggerito un sito. Ci ho dato un’occhiata, ma mi è venuto in mente il budino e ho piantato lì.

Alla prossima.

E’ natale, siamo tutti più buoni, e anche una pellaccia arida e cinica come il sottoscritto, in questo periodo dell’anno, è solita abbandonare la sua consueta freddezza, per abbandonarsi a gesti di generosità inconsulta.

L’unica eccezione la faccio per i programmatori della finestra di splinder, che maledico ogni volta che dopo uno spazio perdo la formattazione e torno a scrivere in arial, che sia natale o ferragosto.

Che poi non è mica vero che sono un cinico bastardo, ma ho visto che ti fa guadagnare un sacco di lettori, e siccome ho deciso che il mio blog dovrà diventare più famoso di quello del fintobastardocinico per eccellenza, colgo l’occasione.

Comunque è natale, siamo tutti più buoni, e anche io ho deciso di rendere felice il mio prossimo, soprattutto dopo aver letto questa lettera, giuntami addirittura dalla fredda Russia:

Hi

Il mio nome e` Elena, ho 32 anni e vivo in provincia russa. Io lavoro in una biblioteca e dopo il mio lavoro mi ha permesso di utilizzare computer quando e` possibile.
Ho trovato il vostro indirizzo in internet e ho deciso di scrivere questa lettera.

Ho 7 anni figlia di Angelina, suo padre abbandonato noi e vivere con mia madre.

A causa della crisi nel nostro paese di mia madre perso posti di lavoro e la nostra situazione e` diventata molto difficile.

Il prezzo per il riscaldamento o per la nostra casa e` molto elevato e non possiamo permetterci piu`.

L’inverno sta arrivando e meteorologiche diventano ogni giorno piu` freddo. Siamo preoccupati se la temperatura sara` molto freddo nella nostra casa, non sappiamo come sopravvivere.

Abbiamo bisogno di stufa portatile che danno calore dal legno che brucia. Abbiamo molti legno nella nostra regione, ma non siamo in grado di acquistare la stufa nel mercato locale, perche’ i costi equivalente di 192 euro e molto costosa per noi.
Se avete qualche vecchio portatile stufa a legna, io prego che potete donare a noi e organizzare il trasporto di questa stufa al nostro indirizzo. Viviamo 200 km da Mosca.le due poverelle
Questi forni sono diversi, di solito hanno fatto da ghisa e peso circa 100kg.

Ho scaricato la nostra immagine per sito web gratuito e si puo` vedere a
https://www.pablog.it/wp-content/uploads/2009/01/dtovbrl3chl547f8oannwxqxo1_400.gif

Ho tradotto questa lettera alla lingua italiana con computer-traduttore e vorrei apprezzare se si puo` rispondere alla mia lettera in lingua inglese, perche’ non so di lingua italiana.

Mi auguro di sentire presto da voi e vi auguro un Buon Natale.

Elena.

La situazione è chiara a tutti, no? C’è questa tizia che si chiama Elena, ha 32 anni, ne ha 7, e vive con sua madre che si chiama Angelina. Il padre (di chi?) l’ha abbandonata, probabilmente perché schizofrenica, e la poveretta chiede aiuto.
La situazione dev’essere peggiorata, perché il paese di sua madre è in crisi e non c’è più lavoro, o forse perché sua madre è in crisi e per questo il paese ha perso lavoro, non è chiaro, ma si capisce benissimo che le due donne non si possono più permettere. Cioè, una volta si, che potevano permettersi, ma adesso basta, non si possono più permettere. Dev’essere molto difficile prendersi delle confidenze, in Russia..
Il fatto grave, però, è che l’inverno è alle porte, e in confidenza c’è il rischio che Elena e Angelina non sopravvivano all’inverno. Avrebbero bisogno di una di quelle stufe che generano calore bruciando legna, che sono aggeggi in ghisa difficilissimi da procurarsi. Io per dire in casa ne ho una che genera freddo tenendosi dentro la legna spenta, e anche quando riesco ad accenderla tuttalpiù riesce a generare fumo. Tantissimo. Quasi quasi gliela spedisco.
Comunque mi sono messo lì, e siccome mi sentivo tanto buonino le ho risposto nel mio inglese stentato:

Dear Elena,
Your letter touched me deeply, and I would be very happy to help you.
I’ve got an iron stove that I don’t use anymore, because in my town there has been a nuclear blast last year, and since then the temperature goes never under 113° F (45° C).

If you give me your address I’ll immediately send you a big stove with DHL.
They apply high fares based on weight, so I’ve planned to send you the stove divided in several pieces, to save some money. When you receive all of them (they will be more or less 12.500) you will just have to reassemble it with vinilic glue, or some tape.

Please let me know quickly, so I will begin to cut the stove.

Pablo

Spero tanto che la mia offerta di generosità possa giungere a compimento, e che la povera Elena dall’età estremamente variabile riesca a superare incolume questo gelido inverno russo.
Anche voi cari lettori, se avete una stufa che vi avanza, un termosifone con seimila chilometri di tubo, legna no che ne ha anche lei, non esitate, infilatela in una bella busta e speditela prontamente alla nostra amica Elena. Le farete passare un Natale più felice, e anche voi vi sentirete subito meglio!