Ottimo lavoro!

“Ottimo lavoro!” è l’oggetto dell’email che ho appena spedito al COISP, il sindacato di Polizia, che oggi ha affittato un camion pubblicitario per portare a spasso per le vie di Genova il suo manifesto commemorativo dei fatti del G8.

Sono fotografie delle devastazioni in città da parte dei manifestanti durante il vertice del 2001, corredate dallo slogan “L’estintore quale strumento di pace. Liberi di fare questo!”.

Non sto a raccontarvi come mi ha fatto sentire un gesto del genere, ma l’ho raccontato a loro, potete leggerlo qui sotto:

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“Sentenze della Cassazione sulla Diaz: ora svoltiamo pagina e non fomentiamo l’odio nei confronti dei servitori dello Stato!

Questo l’ho trovato sulla prima riga del vostro comunicato stampa successivo alle sentenze sulla Diaz, e devo dire che mi ha trovato abbastanza d’accordo, l’odio nei confronti delle forze dell’ordine è sbagliato a prescindere dal loro comportamento, e poi ci si dimentica troppo facilmente di chi svolge il proprio dovere con impegno, e di quei poveracci che dentro la divisa ci hanno lasciato la pelle.
Certo, se da parte di chi ti difende ci fosse anche l’impegno a non scassarti di botte sarebbe tutto molto più facile, ma bisogna capirli, sono stressati, li insultano, qualcuno si prende anche degli sputi, e poi capita a tutti una giornata storta, no? E comunque la polizia al G8 non ha ammazzato nessuno, quelli sono stati i carabinieri!

Oggi invece leggo che il COISP di Genova, il sindacato di Polizia, ha affittato un camion pubblicitario e l’ha tappezzato di foto delle devastazioni compiute in quei giorni in città; lo slogan scelto a commento è una perla di stile: “L’estintore quale strumento di pace. Liberi di fare questo”.

Beh, ragazzi, tanto di cappello, davvero! La Polizia di Stato ha salvato la faccia tante volte che non si contano più: gli abusi del G8, i vari Cucchi e Aldrovandi, la cocaina che girava per le caserme, la mano pesante in Val Susa..  C’è sempre stato qualcun altro a cui dare la colpa, in qualche modo ve la siete sempre cavata, ci voleva una bella figura di merda dall’interno!

Perché se ci pensate è un vero colpo di genio: dopo le sentenze miti agli agenti per le torture alla Diaz e la sproporzione di quelle ai manifestanti per le vetrine spaccate, dopo la promozione sul campo di tutti i pezzi grossi coinvolti, dopo che l’opinione pubblica è riuscita in qualche modo a metabolizzare anche questa ennesima porcata, ecco che il COISP manda per strada il suo messaggio dove interpreta, pensa un po’, la parte della vittima. Le vittime! Non avete pensato di starvene zitti e ringraziare che anche stavolta v’è andata bene, no, macchè! A Genova si direbbe che avete “rimestato la merda col bacchetto”, e non credo di dovervi spiegare cosa significa.
Ma chi è stato quel mago del marketing che ha avuto questa bella pensata? Davvero, se avessi voluto infangare l’immagine della Polizia non avrei saputo scegliere un sistema più efficace che far circolare a Genova, nell’anniversario del G8, un’immagine che riporta alla memoria quei giorni in cui la giustizia non stava più dalla parte di nessuno, i pacifisti facevano la guerra e chi doveva proteggere i cittadini li massacrava.

Genova se le porta ancora addosso quelle ferite vecchie di undici anni, non c’è bisogno che qualcuno vada a buttarci del sale sopra, e soprattutto non che a buttarcelo sia una delle parti che quelle ferite le ha provocate. Volevate ricordare che i manifestanti erano brutti e cattivi? E volete ricordarcelo voi?? Ma credete di vivere in mezzo a dei deficienti o cosa? Va bene che a frequentare solo caserme poi uno si confonde, ma vi garantisco che qui fuori esistono anche dei cervelli funzionanti, ci sono persone in grado di ricordare quel che è successo, e se è il caso sbattervelo in faccia. Certo, non fa male come un tonfa (soprattutto quando impugnato al contrario), ma lascia delle ferite che ci mettono molto più tempo a rimarginarsi. Pensate se per le strade circolassero le foto di Alessandro Perugini, allora vice capo della Digos, mentre prende a calci in faccia un minorenne, peraltro tenuto fermo da due agenti, metti che non riesca a centrarlo. Pensate che bell’immagine a corredo delle assoluzioni, prescrizioni e insabbiamenti che hanno restituito al Corpo quel candore che in fondo sa benissimo di non meritare.

Oppure davvero l’intenzione del sindacato di polizia era quella di svergognare il corpo una volta per tutte, e far capire che la violenza eccessiva non è dovuta ad alcune mele marce nei reparti, ma è un sistema riconosciuto e giustificato, un valore da difendere, un diritto acquisito insieme alla divisa, e in culo al cittadino.

Per quel che mi riguarda ci siete riusciti, quel poco di rispetto che il G8 di Genova non era riuscito a strapparmi me l’ha portato via il vostro manifesto.
Belle merde.

Pablo Renzi


Qui la replica del COISP.
Qui l’ultimo capitolo.

0 commento

  1. a me sembra che siano loro stessi a fomentare l’odio nei confronti dei servitori dello stato, con iniziative discutibili e provocatorie come questa.

    se cercano una rivalsa di qualche tipo, mi sembra che alla diaz e a bolzaneto si siano già tolti le loro porche soddisfazioni, che senso ha andare a sfottere una città e un paese intero che già troppo hanno avuto di che preoccuparsi per gli scontri del 2001 e per le relative sospensioni di democrazia?

    non vediamo l’ora che l’iter processuale faccia il suo corso completo ed accerti responsabilità chiare, e commini pene proporzionate, in qualsiasi direzione. questo chiediamo come cittadini. sbruffonate come questa, per di più organizzata dagli stessi rappresentanti delle forze dell’ordine, non solo non ci servono a ristabilire la pace sociale, ma sembrano fatti apposta per turbarla.

    1. A parte “sbruffonate”, che mi pento di non avere utilizzato, è esattamente quello che ho scritto nella lettera successiva alla loro risposta, che però non pubblico perché ad un certo punto basta.

  2. Fra l’altro questa è la spiegazione dell’iniziativa che ho trovato su Adnkronos, che mi farebbe venir voglia di scrivere di nuovo:

    “‘L’estintore quale strumento di pace’ – spiega il sindacato indipendente di polizia – manifestanti ‘liberi’ di devastare una citta’, di metterla a ferro e fuoco, e di aggredire ferocemente gli uomini e le donne in divisa che hanno tentato di garantire la sicurezza dei cittadini che a Genova sono rimasti ostaggio di una violenza inaudita e brutale. E’ questa la vera realta’ da non dimenticare nell’undicesimo anniversario del G8 di Genova. Una realta’ ritratta in centinaia di fotogrammi: scene della tragedia di Genova, di una citta’ ferita e insanguinata da chi, con il pretesto di protestare contro il sistema, ha dato sfogo ad una violenza criminale nella certezza di un’impunita’ che, a distanza di undici anni, e’ confermata dai fatti”.

    “Scene di poliziotti, carabinieri, finanzieri – prosegue il Coisp – che hanno rischiato di essere uccisi per la sola colpa di indossare la divisa e rappresentare lo Stato, la sua parte piu’ degna e nobile. Per quelle violenze e devastazioni nessuno ha davvero pagato: persino i condannati sono ancora latitanti”.

  3. Ciao non ho resistito, viste le risposte del cactus, ho scritto di getto ed in modo sgrammaticato al coisp di Genova

    Buonasera,
    Come privato cittadino, devo esprimere il mio dissenso all’iniziativa delle vele con la scritta:
    “L’estintore quale strumento di pace, Liberi di fare questo”
    La scritta viene corredata da una serie di immagini relative al triste G8 del 2001 che purtroppo ricordano la devastazione subita da alcuni quartieri della mia città.
    Io vorrei capire da chi ha pensato questa campagna quale possa esserne stato il fine.
    Non bisogna certo fare girare alcune vele pubblicitarie per dimostrare che la Polizia non sia composta da violenti manganellatori assetati di sangue dei cittadini, basta camminare per le strade e vedere l’operato giornaliero delle forze dell’ordine.
    Rispondere alle provocazioni di film come Diaz o le sentenze del processo stesso? Beh anche li oramai la verità è stata ben assodata ed i signori Giovanni Luperi, ex vice direttore dell’Ucigos, Francesco Gratteri, capo del Dipartimento centrale anticrimine, Vincenzo Canterini, ex dirigente del reparto mobile di Roma, Gilberto Caldarozzi, attuale capo servizio centrale operativo, Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Nando Dominici, Spartaco Mortola, Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi e Massimiliano Di Bernardini dovrebbero saperlo bene in quanto condannati.
    Voi però, ignorando questo aspetto tragico del G8 e continuando a sostenere le persone condannate e menzionate qui sopra, vi ponete sullo stesso piano di chi ha difeso chi ha perpetrato le devastazioni. Difendete dei criminali.
    Se i dimostranti erano liberi di fare questo, lo sono stati anche gli agenti coinvolti nel caso DIAZ e giudicati in tal senso in maniera definitiva.
    Uso comunque proprio la parola criminali e non vostri colleghi, perchè mi sembra che 11 lunghi anni di processi abbiano dimostrato chiaramente la loro colpevolezza.
    Rinnegare e coprire quello che avvenne alla Diaz ed alla caserma di Bolzaneto, vedere la verità solo da un lato non rende onore a chi giorno per giorno lotta la criminalità, difendendo i nostri diritti.
    Quello che un privato cittadino come me vuole dalle forze dell’ordine è appunto l’equidistanza o meglio la giustizia parola purtroppo sempre piu mal utilizzata.
    La base della fiducia comune è riposta nelle aspettative di professionalità dei singoli mestieri componenti una società.
    Voi non siete che un ingranaggio del sistema, nè piu nè meno importante dei miei saldatori o di un responsabile qualità qualsiasi (il mio mestiere).
    Ed allora se l’appartenere forze dell’ordine è fondamentalmente un lavoro, spero sia anche consapevolmente scelto.
    A chi pensa di svolgere un lavoro eroico, sottopagato, denigrato, bene consiglio di cambiare mestiere immediatamente, potrebbe dare un contributo piu valido in altri campi.
    Il medesimo consiglio mi permetto di darlo a chi ha ideato una campagna pubblicitaria cosi scandalosa

    Grazie
    Distinti Saluti
    Matteo Cafiero

    1. E bravo. Anche tu come Pilli sei stato capace di esprimere il concetto senza dare l’idea di uno che parla con dei dementi, una cosa che vi fa onore. Io purtroppo mi sono lasciato trasportare dal nervoso e ho lasciato uscire la mia parte peggiore. Però come si sono incazzati.. devo averli toccati dove fa male.

  4. Ma chissa oggi il Coisp che dirà dopo la figura di merda fatta ieri.
    Difendono degli assassini e vogliono pure aver ragione…oggi hanno dichiarato che non sapevano che in comune lavorasse la madre di Aldrovandi, casualmente pero era da un mese che girava un camioncino con bandiere e slogan e casualmente era un mese si fermava proprio sotto il comune di Ferrara..il sindaco di Ferrara è stato casualmente strattonato perche cercava di fermare i bravi sindacalisti poliziotti e chiaramente anche Aldovrandi noto criminale ha impattato casualmente contro manganelli e scarponi trovando casualmente la morte…la risposta del Coisp è stata che la foto della madre non era vera (perchè il figlio è ancora vivo??) e che è stato tutto un equivoco…
    Ancora un ottimo lavoro Coisp!

E dimmelo, dai, lo so che ci tieni

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