mercoledimattina

Quello nello specchio ha una faccia da psicoticopatico preoccupante, con quella barba folta e i capelli sparati, hai voglia a passarti le mani in testa, tuttalpiù diventa uno psicotico pettinato, di quelli che c'è da averne paura doppia. Bisogna capirlo, viene da una giornataccia in cui ha schiacciato un parassita, ha pagato la multa di un altro, ha aspettato sei mesi per fare una visita e tutto senza neanche tornare a casa dal lavoro. Una volta fra le mura familiari, poi, ha cucinato un niente insipido e se n'è andato a dormire come i vecchietti.

E si che ne avrebbe avute da ridere, che il suo primo romanzo è finito. Pri-mo-ro-man-zo, che Spassky è un esercizio di stile di quando si correva dietro alle compagne di scuola e ci si mostrava con la penna e il quaderno a quadretti perché faceva più figo. Non serviva a un cacchio uguale, ma vuoi mettere lo sciallo? Poi romanzo è una parolona, si legge in due ore, tuttalpiù romanzetto, ma no, vaffanculo, è un romano, ed è pure scritto bene, il protagonista è disegnato a pennino, ci sarebbe da parlarne di uno così. È il mio solito problema, mio o di quello nello specchio, ma più mio, lui al limite ha dei imelborp: tendo a sminuire il mio lavoro, e già che ci siamo anche ad evitare lo scontro, che ieri il parassita non era da offendere e andarmene, era da offendere e spiegargli perché lo stavo offendendo, ma spiegarglielo lentamente e in maniera ancora più offensiva, come pestare uno scarafaggio con le ciabatte e dirgli “aspetta lì che vado a mettermi gli anfibi”.

È che poi mi passa e mi dispiace infierire, solo che mi passa per poco, poi mi rimonta e mi incazzo anche per quello che avrei dovuto e non ho, e allora torno a casa nervoso e cucino di merda.
No, cucino sempre di merda, ma quello è un discorso a parte, e poi posso sempre dare la colpa a Marzia che mi lascia i piatti da lavare e mi fa perdere tempo, e a Jack che vuole uscire e mi fa perdere tempo, e al 44° Parallelo che in questi giorni ci lascia al freddo e mi tocca accendere la stufa ed è altro tempo che se ne va.

È un dato di fatto, se abitassi in un paese più caldo, in una tenuta con quaranta chilometri quadrati di parco e avessi uno stuolo di domestici a lavarmi i piatti sono sicuro che non cucinerei di merda, quindi non è colpa mia se mangi male, prenditela col deshtino porcobbashtardo che ci vuole male a tutti e due. Tre, che a Jack sarebbe tanto piaciuto vivere in una tenuta con quaranti chilometri quadrati di parco tutto intorno.

9 commenti

  1. se ti mette così l'ansia cucinare posso sempre prendere il treno dopo e arrivare alle 20.20 così hai un po' più di tempo e io non corro come una pazza. Il subcom perplesso.

  2. Non ho ancora capito chi abbia scritto questo post, se Spassky o lo psicolpatico. Comunque, dì a Spassky che mi piacerebbe molto leggere il suo romanzetto (anzi, romanzo, ché con la soglia di attenzione che mi ritrovo 10 minuti di fila su un libro son già tanti), e che aspetto notizie sulla sua pubblicazione con trepidazione forse anche maggiore di quella con cui ho atteso i nuovi capitoli di erripotter

  3. @ subcom: No, se arrivi più tardi passo solo più tempo davanti al pici prima di mettermi a cucinare, non  credo che funzioni. L'unica soluzione è la tenuta di quaranta chilometri quadri e lo stuolo di domestici, non c'è niente da fare.

  4. @ blixxxa: Quando sarà pubblicato non avrò bisogno di dirtelo, la Terra si sposterà di alcuni gradi sul proprio asse causando una glaciazione, e sui muri delle città gelate verranno attaccati manifesti enormi con la copertina del mio libro e lo slogan: "non vorreste essere a casa davanti al fuoco con un bel libro in mano?". Ho obiettato al responsabile dell'area marketing che così sembra più un invito a bruciarlo che a leggerlo, ma mi ha risposto che l'importante è che lo paghino, che per spostare l'asse terrestre occorreranno un mucchio di quattrini e bisognerà farli rientrare in un modo o nell'altro.

  5. Questa cosa che chi arriva primo a casa cucina è davvero disdicevole, ti capisco!
    Rimango in attesa dell'imminente glaciazione.. 🙂

    Il secco

  6. bene, bene, aspetto la glaciazione, poi con i proventi del romanzo potrai rimettere a posto l'asse terrestre e trasferirti nella tenuta con quaranta chilometri quadrati di parco 🙂

  7. Rimettere a posto? E perché? Quando vivrò nella tenuta la riempirò di fonti alternative di energia, che magari non salveranno il pianeta, ma l'acqua della piscina me la scaldano di sicuro. Gli altri si fottano, tanto ormai il mio libro l'hanno comprato.

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