Ieri sono uscito con mia moglie per andare dal fruttivendolo e una signora, che dal terrazzo ci ha visti camminare tenendoci a braccetto, ci ha fatto una foto e l’ha postata su Facebook con la didascalia “Guardate qua che roba!”. Abitiamo in un paese piccolo, e ci conoscono tutti, e com’era prevedibile le reazioni non si sono fatte attendere:

“Ma chi l’avrebbe mai detto che si sarebbe sposato”, “Certo che lei è proprio carina”, “Da quando stanno insieme lui sembra quasi una persona normale”

Non erano le risposte che la signora si aspettava, ma a Ronco esiste una percentuale molto alta di persone tolleranti, e in genere si cerca di badare ai fatti propri. Qui gli immigrati non rubano, gli arabi hanno il loro centro di preghiera e i cinesi su fermano a chiacchierare con le signore anziane.

Tranne che con la signora spiona di cui sopra, però! Non contenta della reazione locale ha ripostato la foto su un quotidiano nazionale, e finalmente una massa di nevrastenici si è precipitata ad augurarci le peggio cose. Chi ci voleva in galera per attentato alla salute pubblica, chi a fare volontariato in un ospedale nudi, chi lapidati crocifissi e pubblicati su Twitter dall’ex Ministro dell’Interno.

Una giornalista di una rivista musicale di costume piena di cazzate e con un pessimo social media manager vabbè musicale, ha pubblicato un articolo su di noi, paragonandoci agli attentatori dell’11 settembre. Ha detto che ognuno di noi deve fare il proprio dovere per aiutare la collettività a uscire da questa crisi, che nel nuovo Mondo che stiamo costruendo non può esserci spazio per gli egoisti, e che sarebbe ora di istituire la legge marziale e passare i trasgressori per le armi.

Sono uscito a comprare dei cetrioli e rischio la fucilazione. Per forza che poi la gente non mangia abbastanza verdura!

In seguito alla delazione di una rivista così popolare, il Governo italiano ha optato per una stretta nelle misure di contenimento del coronavirus, e da domani verranno introdotte nuove regole, la cui non ottemperanza sarà punita con la sedia elettrica.
Non si potrà più uscire di casa se non per andare a fare la spesa al supermercato, che rispetterà nuovi orari di apertura per disincentivare le uscite non necessarie. Il nuovo orario sarà il mercoledì, dalle 9.45 alle 9.52; si potranno comprare solo beni strettamente necessari, quali verdura, carne, acqua e penne lisce, che di quelle ce n’è una giacenza infinita e bisogna cercare di smaltirle. Le uscite per passeggiare non saranno più permesse, e se hai un cane lo fai pisciare dalla finestra, tanto se sotto non cammina più nessuno non c’è problema.
A garantire il rispetto della legge saranno chiamati i cittadini, incentivati alla delazione da un sistema di bonus: ogni dieci persone spedite alla forca una mascherina in omaggio, ogni cinquanta un controllo medico con tampone incluso per sé e per la famiglia (fino a un massimo di cinque persone), ogni cento persone mandate a farsi friggere decadono le limitazioni sull’uscita e viene attivato un servizio di consegna della spesa a domicilio.

Qualche voce autorevole nella stampa, alcuni giuristi, un paio di scienziati, hanno provato a spiegare che misure così severe sono anticostituzionali, inutili e controproducenti, ma non c’è stato niente da fare: l’articolo della rivista di costume musicale gestita da un branco di scimmie con una tastiera davanti vabbè musicale, pubblicato su facebook ha ricevuto più di un milione di likes, il Paese ha decretato che è necessario agire in quella direzione, non si torna indietro.

I miei vicini di casa sono già in agitazione, la signora spiona del terzo piano ha montato un teleobiettivo sul terrazzo, e quello che le sta di fronte si è presentato alla finestra con l’elmetto e una carabina, sostenendo che bisogna anche risparmiare sull’elettricità.

Per fortuna esiste ancora qualche spirito libero, o almeno spero: poco fa ho ricevuto un messaggio da una signora che abita poco lontano, che mi chiedeva di partecipare alla riunione sediziosa nella sua cantina, stasera alle undici. Dice di voler organizzare una squadra di rivoltosi, e andare tutti insieme a giocare a calcetto nei boschi, e per il mio ruolo chiave nell’evoluzione di questa vicenda ha deciso di assegnarmi il ruolo di capitano. Non so perché, ma mi sembra un’idea del cazzo. Comunque vi terrò aggiornati.

(continua)