Image for Direttamente da Cannes Elysium, lo dice il titolo, ci racconta un episodio nella vita della cantante Elisa, qui interpretata da Matt Damon. Dopo avere sconfitto l’idra di Lerna e  ammazzato un tirannosauro nei precedenti episodi di questa saga senza respiro, Elisa viene convinta da un agente senza scrupoli a tenere un  concerto sulla Stazione Spaziale Orbitante, perché l’astronauta Luca Parmitano, da quando ha rischiato di morire per un contrattempo spaziale, è caduto in depressione e la sera non vuole più uscire con gli amici neanche per andare a farsi una birretta al bar giù in piazza.

Secondo la locandina c’è anche Jodie Foster, ma quando l’ho visto io era andata un momento in bagno, perciò non so che parte faccia.

Elisa prova ad obiettare che la stazione spaziale è piccolissima, non c’è posto per un concerto, ha visto il video del colonnello Magruderz che canta Space Oddity e la chitarra ci vuol tutta che stia nel corridoio senza sbattere contro le pareti, e come si fa? Lei vuole un palco vero, non ci suona nel budello, manco in quello di su mà.

L’agente, che è un vero subdolo, la convince dicendole che non è vero, quella che si vede nel video non è la vera stazione spaziale, è stata fatta col photoshop!

Dice proprio “col” photoshop, perché è subdolo e legge le notizie sul sito di Repubblica.

Poi le mostra una foto del colonnello Magruszerz senza i baffi, e le dice “visto?” ed Elisa, che è brava ma un po’ ingenua, abbocca.

Quando arriva alla base di lancio scopre che il viaggio fino alla stazione orbitante non è compreso nel contratto, se lo deve pagare lei, e il razzo costa uno sfacelo di ghinee, più di quanto guadagnerebbe dalla serata, inoltre non le è permesso rifiutare, perché ci sono delle penali che ammontano a due sfaceli di ghinee. Che fare?

Per sua fortuna il magazziniere della base, un vecchietto uguale a quelli che stanno fuori dai saloon nei film western, è un suo fan, e le costruisce una specie di esoscheletro ricavato da pezzi di aspirapolvere, col quale la cantante riesce a raggiungere la base spaziale.

Ochei, questo non è il colonnello Magruzze, è William Shatner, ma ha un’espressione talmente vi-prego-fatemi-lavorà che non ho saputo resistere. Il colonnello comunque è quello piccolo, ma temo ci sia lo zampino di quei diavoli di Repubblica.

Non vi rivelo altro, ma le sorprese non finiscono qui, il secondo tempo ci offre una miriade di colpi di scena, fra cui voglio ricordare:

– l’astronauta Luca Parmitano che viene mangiato da un alieno;
– un cameo di Giusy Ferreri nella parte del pianeta Mercurio;
– la SIAE che cerca di invadere la Terra per  impedire ai malvagi hackers del photoshop di scaricarsi il film illegalmente;
– una rivolta contro l’oppressore extraterrestre capitanata dai baffi del colonnello Magrudrers.