Ve lo ricordate Steve Irwin? Quello che stava ai documentari come Dan Peterson allo sport, che andava a rompere i coglioni ai coccodrilli, li tirava per la coda, tormentava i ragni come farebbe un bambino delle medie, e aveva sempre in faccia quell’espressione ebete tipo “Mamma guarda, senza mani!”, ve lo ricordate? Beh, è morto. Stava girando un documentario in mare, non è riuscito a farsi rincorrere da uno squalo, coccodrilli non ce n’erano, ha trovato una razza velenosa, una pastinaca. Ci sono anche all’acquario di Genova, accanto alla vasca con quelle innocue che si fanno carezzare la schiena c’è quest’altra, coi bordi poco più alti, per diffidare i turisti dal provarci anche con loro, ma senza eccessiva convinzione, tipo “Guarda, io te lo scrivo su questo cartello che sono velenose, ma se vuoi provarci lo stesso cazzi tuoi”.

Sgomento nel mondo della scienza in tivù, tranne per Alberto Angela, che ha cercato subito di occupare quella fetta di mercato, il documentario no limits, e nella puntata scorsa di Ulisse si è arrampicato su un trullo gridando “fra queste pietre potrebbero annidarsi ragni schifosissimi che potrebbero saltar fuori e mordermi!”.
Troppo tardi, il direttore di Discovery ha dichiarato in diretta poche ore dopo di avere messo in preventivo da tempo la possibilità di perdere Steve, dati i rischi che correva, e di avere già contattato il nuovo conduttore della trasmissione “Crocodile Hunter”.
Alla dichiarazione ha fatto seguito il promo, che ha subito scatenato le polemiche di molti spettatori, indignati per la mancanza di tatto da parte dei responsabili del palinsesto.
“Potevate almeno aspettare che si raffreddasse il cadavere”, è scritto in una delle numerose lettere pervenute in redazione, altre criticavano la scelta del nuovo conduttore, non giudicandolo adatto per la parte. Qualcuno infine sosteneva di non capire il senso del promo, in cui il nuovo conduttore, Enrico Beruschi, immerso in una palude fino alla cintura, piagnucola al cellulare alla moglie: “Ma Margherita, quale Drive In! Sono in Amazzonia a girare un documentario sulle anaconde!”

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