l'uomo in fuga

Quando pensavo alla possibilità di chiudere il blog mi domandavo come sarebbe stato l’ultimo post, di cosa avrebbe parlato. Ero certo che ci sarebbe stato tempo di fare un saluto, spiegare le ragioni che mi portavano a una decisione senz’altro sofferta, avrei detto che ci avevo pensato a lungo e che ero arrivato alla conclusione che non ci fosse altra possibilità, mi sarei scusato coi miei lettori per le lunghe assenze e avrei promesso loro che un giorno ci saremmo ritrovati da qualche parte, e poi avrei chiuso con una foto.

Pensavo che sarebbe stata una possibilità remota, e che in ogni caso avrei avuto tempo per un discorso più ragionato di queste due righe buttate giù in fretta.

Perché stasera sono tornato a casa e ho scoperto che il mio tempo è scaduto, e me ne devo andare alla svelta. Mi hanno trovato, non so come ma mi hanno trovato; non ero in casa, ma adesso sanno dove abito e torneranno, ne sono certo, e saranno più numerosi e meglio equipaggiati.

Non posso aspettare che accada, devo sparire. Spero che mi capirete, chiedo scusa a tutti.

Arrivederci,

Pablo

they're coming to get you Barbara!

they’re coming to get you Barbara!

4 commenti

  1. ricordati di mandarci il tuo nuovo indirizzo, per le cartoline. ti giuro che non lo gireremo all’arcidiocesi, assolutamente!

E dimmelo, dai, lo so che ci tieni

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