o.

Vorrei sfogliare tumblr, ma da quando ho messo il router non c’è più verso di farlo girare, e non solo quello: le anteprime dei video non si vedono più, certi siti sono scomparsi, pago la comodità di girare per casa appiccicato al monitor con una censura autoimposta e incomprensibile che mi lascia addosso un certo fastidio. Ma non è neanche quello, mi sento come se il mio animo avesse bevuto troppi caffè, vibro a frequenze che non riesco a percepire, e di conseguenza ignoro la ragione del mio vibrare, ho i pensieri col parkinson. Quando mi sveglio la mattina ci metto mezz’ora abbondante per dominare la slavina che mi si abbatte nel cervello, pezzi di canzoni, schegge di sogni in evaporazione, ricordi, desideri, mugugni, progetti, finché non mi siedo davanti a una tazza fumante, ai concetti immobili di un giornale, non ho pace.
Sono inquieto, vorrei scrivere, ma quando vinco la pigrizia e apro una pagina sto lì a guardarla, aspettando che si riempia da sola. Vorrei uscire, rientrare, partire, restare, abbandonare l’Italia al suo destino, cambiarla dall’interno, sono schifato e attratto insieme dai miei connazionali. In genere schifato dai e attratto dalle, ma è solo un pensiero laterale, in realtà mi occupo prevalentemente dei miei piedi, che per un po’ hanno girato senza meta, poi si sono fermati con decisione, e adesso mi sembra che stiano sprofondando in una strana sostanza marrone che non so capire se sia fango, cioccolata o.

3 commenti

  1. "Chi siamo noi, che ci diciamo noinello sbadiglio immenso di *Ronco?Chi siamo noi e dove andiamo noinel sonno spalancato sul silenzio?Era già così? Vasco da Gama andava andavain pieno mare, e intorno a lui la verginità del mondogli parlava come un gatto il suo dialetto frescodi mattino Zulu?"*Licenza poetica che il vate di Acqui mi perdoni……laialalalalaà…

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