addio al celibato

E’ quello, c’è poco da aggiungere, domani mattina mi alzo bello presto, che oramai dormire di sabato sta diventando un lusso, e scendo a Bolzaneto, dove mi ricongiungerò con la compagnia dei canoisti per una straordinaria avventura che dovrebbe addirittura superare quella del Verdon.

Cioè? Un addio al celibato in canoa? E le zoccole dove le mettete? Che un addio al celibato senza zoccole non si è mai visto, tranne a quello di Chicchino, dove però siamo stati in una trattoria che quando ci ha presentato il conto abbiamo capito che in realtà c’era anche lì.
Conoscendo i personaggi credo che a un certo punto del weekend salteranno fuori, ma spero di riuscire a schivarle, non tanto per ipocrita perbenismo quanto per una convinta e ben collaudata noia che gli zoccolifici mi provocano.

Riassumendo i compiti ho infilato nello zainetto da concerti un po’ di magliette, il costume e l’asciugamano, qualche pantaloncino da battaglia e le mutande di ordinanza. La macchina fotografica la volta passata me l’hanno inculata, ma alla fine la porterò lo stesso, che Stresa sembra una bella cittadina, sebbene pulluli di milanesi. Quindi ci vorrà anche il ddt.

 

7 commenti

  1. Te com’è che fai di cognome? Senti, per vedere se è la stessa persona, anche a tuo cuggino quando ha avuto le emorroidi gli è partito il tappo e ha ferito l’infermiera?

E dimmelo, dai, lo so che ci tieni

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